Il continuo progresso tecnologico sta portando sempre di più verso una trasformazione digitale che coinvolge da un lato le aziende, che hanno la possibilità di ottimizzare efficacemente ogni aspetto della produzione, e dall’altro i clienti, che sono sempre più esigenti proprio perché hanno strumenti per informarsi e scegliere prodotti e brand.
L’obiettivo di un’impresa dovrebbe essere quello di sfruttare le tecnologie odierne per eliminare sprechi e inefficienze e garantire sempre alti standard qualitativi.
Anche l’utilizzo di un vecchio sistema di gestione del magazzino può generare una serie di difficoltà che portano a un calo degli introiti aziendali. Vediamo quali sono i principali problemi.
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1. La gestione del magazzino scorretta genera eccessi o mancanze di materiali
Se non si allinea la quantità di materie prime che si acquistano in un determinato range temporale (esempio: in un mese) con quella effettivamente utilizzata dalla produzione, l’azienda potrebbe incappare in due criticità:
- Mancanza di spazio nel magazzino, che porta a pericolosi accumuli di materiali e all’impossibilità di ricevere altre consegne;
- Blocco della produzione per mancanza di uno o più materie prime.
Quando non si utilizzano sistemi digitalizzati per la gestione del magazzino, capaci di elaborare dati provenienti sia dai reparti di produzione sia dall’ufficio acquisti, questi problemi non sono rari e possono davvero penalizzare un’impresa.
2. La gestione del magazzino non digitalizzato crea accumuli di prodotti finiti
Quando si produce e si gestisce il magazzino senza l’ausilio di software pensati per condividere informazioni e automatizzare i processi si possono sbagliare le previsioni di vendita nei vari periodi dell’anno e, quindi, avere un magazzino troppo pieno in momenti di bassa richiesta e uno vuoto in momenti di forte richiesta.
In questo caso il monitoraggio dei flussi di magazzino diventano indicatori importanti per ridurre o intensificare la produzione e, quindi, soddisfare sempre le aspettative dei clienti senza avere problemi di gestione degli spazi e di capitali che non fruttano per lungo tempo.
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3. Perdita di informazioni sulle merci o sulle operazioni
In un magazzino non informatizzato è facile perdere traccia di un’operazione svolta da un dipendente o di informazioni riguardanti un determinato prodotto.
Affidarsi, ad esempio, all’aggiornamenti di un foglio Excel o di modulistica cartacea può risultare davvero rischioso, perché basta una disattenzione dovuta alla fretta per generare una serie di problemi a cascata:
- Smarrimento di materiali
- Perdita di tempo per rintracciare ciò che si è perso
- Rallentamenti di altri reparti connessi al magazzino
- Impossibilità di capire quando è stato commesso l’errore e da chi
Tutte queste situazioni, secondo i dettami della Lean Production, devono essere considerate sprechi da eliminare attraverso metodologie e software che ottimizzano la gestione del magazzino e dei processi di produzione.
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4. Tempi d’inventario più lunghi e costosi
Fare l’inventario comporta quasi sempre il blocco delle attività di produzione e di conseguenza dovrebbe essere un’operazione da eseguire più velocemente e più accuratamente possibile.
Se il magazzino non è gestito con sistemi di tracciamento digitali diventa molto laborioso l’inventario e, molto spesso, non preciso quanto dovrebbe essere.
Non conoscere esattamente quali e quanti articoli sono presenti sugli scaffali o perdere troppo tempo si traduce in costi notevoli per un’azienda.
La trasformazione digitale per un magazzino più efficiente
La trasformazione digitale riguarda ogni tipo di impresa, non importa in che settore essa operi o che dimensioni abbia, e ogni area aziendale, magazzino compreso.
Oggi possono essere usati software che tracciano digitalmente ogni operazione e merce che entra ed esce dal magazzino e che, quindi, ne rendono la gestione più semplice ed efficace rispetto a quella che può essere fatta con metodologie manuali o solo parzialmente informatizzate.
La digitalizzazione dei processi rende un’azienda più competitiva, perché aumenta la qualità, l’efficienza generale e i profitti.